Carissimi,
l'avvento ambrosiano con le sue 6 settimane ci fa compiere un lungo percorso in preparazione al Santo Natale.

Entrare nell'ultima settimana, attraversare questi ultimi giorni, che si separano dal Natale, ha un sapore particolarmente intenso, al netto della dimensione emotiva che, comunque, ci coinvolge.

In quest'ultima settimana mediteremo il volto di Gesù Salvatore.

Questa caratteristica di Gesù è in qualche modo inserita nel suo stesso nome. Nella lingua ebraica il nome "Gesù" significa esattamente "Dio salva". È il motivo per cui l'Angelo del Signore che fa visita in sogno a Giuseppe dice esattamente così: «Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
E così il canto degli Angeli che rivelano ai pastori la nascita del Signore: «È nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore».

Gesù Cristo è il Salvatorea.
E qui si apre il dramma della libertà dell'uomo, perché l'uomo potrà sempre dire "Io non ho bisogno di un Salvatore, io basto a me stesso, io, in fondo, mi difendo benissimo da solo".
Oppure l'uomo può dire "Io ho bisogno di un Salvatore".

Io ho bisogno di un Salvatore perché, forse, nella mia vita le scelte non le ho azzeccate proprio tutte tutte.
Io ho bisogno di un Salvatore perché a volte faccio del male, senza volerlo, alle persone a cui voglio bene.
Io ho bisogno di un Salvatore perché i torti che subisco mi rimangono appiccicati addosso.
Io ho bisogno di un Salvatore perché a volte penso che la mia vita non valga un gran ché.
Io ho bisogno di un Salvatore perché non sono Dio... ... e meno male!

Percorriamo allora insieme quest'ultima settimana del tempo di avvento meditando il volto di Gesù Salvatore e permettetemi di ringraziare, di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa iniziativa che mi è sembrata simpatica, oltre che preziosa.
Quindi ringrazio i membri della commissione liturgica che hanno preparato il materiale che giorno per giorno veniva caricato, e ringrazio i tecnici che hanno montato e caricato tutto il materiale.
E poi ringrazio tutti voi che ci avete seguito e avete camminato insieme personalmente e in comunione in questo tempo di avvento.

Non vi faccio gli auguri di buon Natale. Mi auguro davvero di incontrarvi nei prossimi giorni, in particolare nelle solenni celebrazioni della festività del Natale.

Vi aspetto!